Ha bussato anche stamattina alla mia porta, alla porta del cuore e sussurra parole leggere.
Vorrebbe entrare, se voglio, e tenermi per mano, guidarmi lungo il cammino perchè ogni passo abbia un senso divino e ogni gesto, anche il più banale, si faccia opera d’arte agli occhi di Dio.
Non sono pronta, le dico, non ho coraggio né conoscenze, non ho strumenti, mani o volontà abbastanza grandi da potercela fare, ma lei sorride, leggiadra: è venuta ad alleggerire anche me.
Non serviranno mani o coraggio, forza o strumenti, conoscenze o potere ma un cuore desto, curioso, con il desiderio di farsi condurre per strade nuove, capace di dire si.
Basterà un si, un piccolo si, al resto penserà lei.
Quella voce dolce, armoniosa, quella brezza leggera che porta con sé mi invitano, ne sono attirata: sussurro un timido si ed ecco squarciarsi il buio, irrompe una luce divina, poi tutto diventa lieve, lei mi prende per mano, mi accompagna nelle ore del giorno fino alla sera e oltre la notte, all’alba sarò ancora serena come un bimbo in braccio alla mamma.
E’ la grazia di Dio.