“Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo”
Mt. 13, 36-40
Nel campo, come nel mondo, il buon seme e la zizzania convivono, sono mischiati; nella nostra vita cosa prevale? Il seme buono o la sterpaglia?
Cosa coltiviamo giorno dopo giorno?
Lasciamo che crescano le erbacce nel nostro cuore, nei comportamenti verso i fratelli e verso Dio?
Siamo responsabili dei buoni semi che il Signore semina: coltivarli significa dare il meglio di noi stessi, esprimere con fede e amore la vocazione unica e irripetibile a cui Dio chiama ciascuno di noi, rinunciando al male che ogni giorno ci sussurra odio, vendetta, indifferenza, arroganza, mormorii, maldicenze, cupidigia, invidie e altri orrori.
Siamo – responsabili – del – seme – buono, proprio come il Piccolo Principe di Saint-Exupery lo è della sua rosa.
Che il Signore ci aiuti a custodire e a far crescere il seme che ci ha affidato!